
– di Redazione
Da secoli sulle alture del Lago d’Iseo si coltiva l’olivo: l’albero sacro ad Atena, e simbolo della cultura mediterranea. Una tradizione che, da 1998, è stata riconosciuta dall’istituzione di una Dop – Laghi Lombardi Sebino – che, con apposito disciplinare, ha stabilito e fissato le regole per la produzione di olio extravergine di oliva di qualità superiore.
La cantina Ca’ del Bosco (Erbusco, Bs), uno dei vertici non solo della Franciacorta ma dell’enologia di tutto il nostro Paese, conducendo per tradizione vigneti su terreni terrazzati, per consolidare il terreno ha sempre piantato ulivi nell’area in pendenza delle scarpate. Negli ultimi anni, con l’acquisto di nuovi vigneti in collina, l’uliveto di Ca’ del Bosco ha raggiunto un importante numero di piante, principalmente delle varietà Casaliva, Leccino, Frantoio e Pendolino. È stato quindi naturale, oltre che simbolico, portare avanti la locale tradizione olearia, avviando la produzione di Olio della Corte Laghi Lombardi Sebino, un olio che viene molito in proprio, in un nuovo frantoio atto all’esclusiva produzione dell’olio biologico di Ca’ del Bosco.

Le olive nascono su terroir vocati; gli uliveti sono abilmente condotti nel pieno rispetto della natura, seguendo il protocollo biologico; la raccolta è manuale, in modo tale da poter selezionare solamente olive sane e in ottimo stato di maturazione; il frutto viene poi spremuto a freddo entro pochissime ore dalla raccolta al fine di garantirne l’integrità delle olive e ottenere un olio delicato, floreale e fruttato.

Il parco agricolo di Ca’ del Bosco, oltre ai quasi 260 ettari di vigneti, comprende 1.208 olivi con un’età media superiore ai 25 anni, distribuiti, a una altitudine compresa fra 200 e 550 metri, in sei territori della Franciacorta: “La Rotonda” nel comune di Cazzago San Martino; “Ugolo” nel Comune di Cellatica; “Margheride” nel Comune di Cellatica; “Sirente” nel Comune di Cellatica; “Villa” nel Comune di Erbusco; “Torri” nel Comune di Corte Franca; “Ginepro” nel Comune di Iseo; “Santa Teresa nel Comune di Iseo. Gli olivi sono suddivisi fra le differenti varietà nel seguente modo: Leccino (880 piante, pari al 72,9%), Frantoio (164 piante, pari al 13,6%); Casaliva (126 piante, pari al 10,4%); Pendolino (38 piante, pari al 3,1%).
Olio della Corte 2024
La raccolta, che si è svolta a mano e con l’utilizzo di piccole cassette, è iniziata verso la meta di ottobre quando le cultivar precoci come il Leccino e Pendolino stavano concludendo l’invaiatura. La raccolta si è poi conclusa nella prima settimana di novembre quando le cultivar a maturazione tardiva (Casaliva e Frantoio) hanno raggiunto l’optimum di maturazione. Sono poi seguiti la defogliazione e il trasporto al Frantoio della Corte, di proprietà di Ca’ del Bosco. Qui le olive sono state subito lavorate in modo da far intercorrere meno tempo possibile tra la raccolta e la frangitura salvaguardando così il loro massimo potenziale aromatico e fenolico. Subito dopo la fase di lavaggio si è proceduto alla molitura delle olive, a freddo, con un frangitore a coltelli incavi e con griglia anti-riscaldamento. Questa fase ottimizza non solo la resa in olio, ma anche l’estrazione di sostanze aromatiche e la regolazione della sensazione amaro-legnosa. La pasta di olive, uniforme e comprendente sia la polpa che il nocciolo passa alla fase più delicata: la gramolatura. Il lento movimento meccanico imposto dalle gramole alla pasta di olive (termo-raffreddate), favorisce la separazione dei due liquidi (acqua e olio) dalla parte solida.
Una volta terminata l’operazione di gramolatura, la pasta viene inviata in una centrifuga dove avviene la separazione dell’olio dall’acqua e dalle parti solide chiamate sanse. Tutte queste operazioni avvengono a freddo per salvaguardare i profumi primari dell’oliva. Infine l’olio viene conservato in serbatoi di acciaio termo-condizionati in atmosfera inerte al fine di favorire una decantazione naturale.

Il risultato è un olio limpido, dal colore dorato con riflessi verdognoli. I profumi sono fruttati, di media intensità, avvolgenti ed equilibrati. Al naso Olio della Corte apre con una nota di erba verde fresca appena falciata, con eleganti sentori di carciofo, pomodoro e mandorla: elementi primari che contraddistinguono il nostro terroir. Il sapore è assai elegante e delicato, maturo, con una nota dolce che si evolve verso un leggero piccante. Il retrogusto è ammandorlato e di ottima persistenza.
- Ca’ del Bosco
- Via Albano Zanella, 13
- Erbusco (Bs)
- Tel. 030.7766111
- www.cadelbosco.com
- info@cadelbosco.com