
– di Gianluca Montinaro
In Alta Badia, all’Armentarola, sulla strada che si inerpica verso passo Valparola, una nuova insegna ha, da poco meno di un anno, aperto i battenti: La Raisc (‘la radice’, in lingua ladina). Alla guida una ‘vecchia’ (in realtà ancora giovane, visto i suoi da poco compiuti quarant’anni) conoscenza della valle: Emanuel Dorigo, un passato all’hotel Ciasa Salares prima e al ristorante del camping Sass Dlacia poi.

Locale multitasking, aperto sin dalla mattina, con le colazioni, La Raisc, con la sua bella e moderna struttura in legno chiaro e ampie vetrate, affaccia sugli anelli del Centro Fondo, con un’ampia balconata dove è piacevole sostare al sole, per un aperitivo o per uno spuntino. Ma è all’ora di pranzo e di cena che il locale offre il suo meglio. Oltre a una variegata e curata scelta di pizze (proposte basse e stirate) e calzoni, la cucina punta tutto su piatti diretti e gustosi, preparati in modo accorto ma senza inutili leziosità. Ovvio che, a oltre 1.600 metri, in mezzo a un paesaggio che tocca anima e cuore, a stare sugli scudi non possono che essere le ricette della tradizione montanara, riproposte in modo accurato, senza eccessi di unto o inutili pesantezze, e ingentilite da piccoli tocchi d’estro.

Buoni – per esempio – gli gnocchetti verdi, in stile spätzle tirolesi, con finferli. Da manuale la cottura delle costicine da maialino da latte, laccate con salsa barbecue e accompagnate da patate dippers e salsa agrodolce. Spostati su un ‘versante più mediterraneo’ ecco poi i profumatissimi gnocchi di patate con pomodorino infornato, stracciatella, melanzana fritta e basilico (da bis!) e il morbidissimo carpaccio di polpo cotto a bassa temperatura e poi scottato alla piastra su purè di patate e olio al prezzemolo. Tipicamente valligiane ecco infine le immancabili turtres ripiene di spinacini piuttosto che di crauti e la zuppa d’orzo. I dolci non vanno dimenticati: lo strudel di mele merita l’assaggio ma, in inverno, una «dolce bomba» (gelato alla vaniglia con Bombardino, panna e granella di nocciole) si impone.

La carta dei vini è ristretta, con le etichette altoatesine in evidenza; oltre a queste un pugno di bottiglie da altre parti d’Italia, scelte con cura. Il servizio, curato dalla giovane e sorridente Veronica Buggeia (compagna di Emanuel), è attento e caloroso. Conto assai onesto: si spendono poco più di 40 euro per due piatti e un dolce.
- La Raisc
- Località Sciarè, 10
- Fraz. Armentarola – Badia (Bz)
- Tel. 377.3845649
- Turno di chiusura: lunedì
- Ferie: un mese fra aprile e maggio; un mese fra ottobre e novembre




