– di Gianluca Montinaro
A pochi metri dalla traffica Transpolesana, giusto a fianco a uno dei due stabilimenti della secolare Premiata Offelleria Perbellini, Paola Secchi porta avanti, con charme e stile, la ‘terza vita’ di questo spazio: che all’inizio ha condiviso con il suo ex marito – Giancarlo Perbellini –, che in seguito ha portato avanti da sola e che, dopo l’emergenza e le tante incertezze del periodo della pandemia, ha trasformato in ‘bistronomia’, dismettendo i galloni dell’alta ristorazione.

Aperta dalla prima mattina al primo pomeriggio (e con orario continuato, sino a cena, venerdì e sabato) questa proteiforme insegna è al contempo gastronomia, caffetteria, pasticceria e bistrot. La proposta della cucina – guidata dal bravo Stefano Deon – è all’insegna di una qualità a tutto tondo: materie prime di valore e le giuste attenzione ai fuochi concorrono a creare una carta che, equamente divisa fra carne e pesce, percorre da un lato i sentieri della tradizione veneta e dall’altro si muove in un’aura di più ampia italianità: senza complicazioni ma puntando tutto su una espressività diretta, armonica e piacevole. Certo, non mancano centrati e misurati tocchi d’estro a impreziosire le pietanze che però non difettano mai né nel piacere del gusto né nell’armonia fra gli ingredienti.

Ecco quindi che si può iniziare con una delicata tartare di gamberi con mascarpone e maionese allo zafferano piuttosto che con un classicissimo (e buonissimo!) baccalà mantecato accompagnato a polenta fritta. E quindi proseguire con gli spaghettoni al granchio blu e pomodorini (soavemente dolci questi ultimi) aromatizzati dalla presenza del finocchietto selvatico. E poi terminare con un fragrante fritto misto di pesce e verdura piuttosto che con un pescato del giorno con maionese al wasabi e contorno. Ottima è infine la scelta di dolci ma rinunciare al millefoglie «strachin» (uno dei capolavori della Offelleria Perbellini) sarebbe un delitto.

La carta dei vini, seppur non più ampia come in passato, spazia con intelligenza e a prezzi più che corretti fra Veneto, Italia e Francia, con un buon novero di bottiglie e una saggia offerta al calice. Il servizio, al quale partecipano i due giovani figli di Paola, è gentile e assai sorridente. Il conto è di notevole onestà: per tre piatti e un dolce si superano di poco i 50 euro. Spesi con la voglia di tornare!
- Via Muselle, 130
- Isola Rizza (Vr)
- Tel. 045.7135899
- www.perbellini.com
- bistronomia@perbellini.com
- Turno di chiusura: lunedì; a cena da domenica a giovedì
- Ferie: variabili in estate









