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– di Gianluca Montinaro

Corre veloce la giovane squadra di Makorè. Mette la freccia e in corsia di sorpasso, in souplesse, inanella un centro dopo l’altro. A poco più di un anno di distanza dall’ultima visita non si può che riconfermare, e con più forza e saldezza, quell’impressione che qui sanno per davvero ‘il fatto loro’. Sicché varcare la soglia di questo ristorante dal moderno ma non esasperato design – autentica oasi di gusto e di piacere nata pochi anni fa, per ‘filiazione’, dall’adiacente negozio di pescheria – è un piacere: perché Makorè è un’insegna che si sta facendo strada, e che ha i numeri per andare lontano.

Amuse bouche

Il merito è tanto di una proprietà che, con lungimiranza, sta credendo e investendo nel progetto quanto dell’affiatato staff che qui lavora. In primis dello chef suzzarese Denny Lodi Rizzini. La sua è una cucina creativa e personale, ma ben piantata nei fondamentali del territorio e della tradizione. L’uno e l’altra, latamente, si ritrovano in piatti che conquistano per novità, costruzione e – soprattutto – gusto! Ecco quindi che – per esempio – il celebre pasticcio ferrarese ai tavoli di Makorè diventa una costruzione iconica e imperdibile: rigatoni conditi con una salsa al lievito di birra disattivato e tartufo nero, accompagnati da una brisée che ‘mima’ il profilo del Castello Estense.

…in abbinamento: Novenovecinque Spumante Metodo Classico Dosaggio Zero (uve Pignoletto) cantina Terre Rosse

E pure la passione per il Giappone viene ricondotta a una dimensione locale, tratteggiando la platonica idea di un fusion di cinque secoli fa. Correva l’anno 1585 quando l’Ambasciata Tensho giungeva in Italia: si trattava della prima missione diplomatica nipponica in Occidente. Gli emissari imperiali visitarono le corti dell’epoca, e furono ricevuti dal Papa, dal Doge, e dai duchi di Mantova e Ferrara. Ecco quindi che Lodi Rizzini immagina – in tre menu dedicati – l’incontro gastronomico fra la cultura rinascimentale e il Sol Levante, in piatti che sono sublimi. Il carpione di pesce d’acqua dolce – tipico delle usanze padane dell’epoca – diventa un sashimi di lucioperca su polenta taragna con polvere di alloro, pinoli e gel acido, accompagnato a fianco da un crostone di polenta e lucioperca fritti. Mentre il sorbir d’agnoli sposa il riccio di mare e un brodo di seppia e miso. E quindi l’hayashi (piatto giapponese a base di riso e spezzatino di manzo di Kobe) viene reinterpretato con uno spezzatino di cappello da prete, la sua salsa, daikon e insalata d’orzo e legumi.

Selezione di pane (da tre differenti farine e lievito madre); focaccia; coppietta ferrarese

Anche tutto ‘il resto’ è a livello altissimo. Isacco Giuliani, appassionato e sommelier, non solo cura una cantina che oltre a blasonate etichette offre anche numerose trouvaille, ma propone anche interessanti abbinamenti a base di tè, sake e cocktail (la sua conoscenza dei primi due è di livello universitario!). Mentre il servizio ruota attento e sorridente grazie a Nicola Mantovani. I convenienti menu degustazione costano 70, 85 e 100 euro. Mentre alla carta, per due corse e un dolce, ci si attesta intorno a 75 euro.

  • Via Palestro, 12
  • Ferrara
  • Tel. 0532.092068
  • www.makore.it
  • pescheria@makore.it
  • Turno di chiusura: lunedì; martedì; a pranzo mercoledì e giovedì
  • Ferie: variabili in gennaio
Le Dune Bianche Malvasia dell’Emilia 2022 cantina Mariotti…
…asparago verde e bianco glassati con il loro fondo, asparago ghiaccio, maionese alla bernese e tuorlo fondente
Brezza di Luna Spergola Colli di Scandiano e Canossa 2022 cantina Aljano…
…erbazzone ripieno di tartare di scampi e foie gras con bisque di testa di scampo
FeBo (Ferrara-Bologna: variazione sul Milano-Torino): cocktail a base di infuso di tè nero africano Rwanda Rukeri con Condimento a base di uve Fortana (Corte Madonnina), La Saba (cantina Mariotti) e mostarda bolognese (Premiata Ditta Cavazza 1898)…
…«Lucioperca»: sashimi di lucioperca su polenta taragna, polvere di alloro, pinoli, gel acido, a fianco crostone di polenta fritta con lucioperca fritto
Château Mercian 2021 uve Koshu 2021 (vino giapponese, dalla prefettura di Yamanashi)…
…cappasanta scottata con craquelin di midollo di vitello bruciata su alga wakame, ponzu, brodo di verza bruciata, zenzero e peperoncino…
…a fianco foglia di shiso in tempura ripiena del corallo della cappasanta
Cocktail a base di Kodakara Yuzu…
…agnoli, riccio di mare, brodo di seppia e miso…
…a fianco il ‘sorbir’: brodo di seppia e Lambrusco
Deusdedit Incrocio Manzoni cantina Corte Madonnina…
…linguine risottate in acqua di conchigliacei, bottarga muggine, caviale cotto (Le Occare, di Cristina Maresi)
Sake Shichiken: fresco e leggermente caldo…
hayashi di spezzatino di cappello del prete con salsa soia, sake mirin, la sua salsa, daikon
…a fianco insalatina di orzo, daikon, katsoubushi,germogli, legumi
Carrello dei formaggi
Finta mozzarella di bufala (cioccolato bianco)
Infusione di tè greco (Sideritis Syriaca) aromatizzato…
…«Latte in piedi» con gelato al sesamo nero e cioccolato bruciato