– di Gianluca Montinaro

La data è di quelle che si devono giustamente celebrare: quarant’anni. Ed è proprio il traguardo dei quattro decenni di collaborazione quello che è stato tagliato da Sarzi Amadè, azienda leader nella distribuzione di vini e spirits d’eccellenza (con un portfolio di oltre quattrocento cantine selezionate fra le migliori del pianeta), e Domaine Tariquet, simbolo mondiale del Bas-Armagnac dal 1683. E come festeggiare questa meta se non con un evento che è rimasto ben impresso nei ricordi di coloro che vi hanno preso parte? Nel corso di una magnifica serata, tenutasi a Milano pochi giorni fa, si sono potuti degustare quattro Bas-Armagnac da quattro diversi monovitigni, ciascuno con invecchiamento differente per esprimere al meglio il proprio potenziale.

I vini, frutto esclusivamente di uve che provengono da vigneti di proprietà del Domaine Tariquet (lavorati con grande attenzione e rispetto), sono distillati nel tradizionale alambicco di rame armagnacais, riscaldato a legna. I distillati riposano poi nelle centenarie cantine del domaine, in botti realizzate esclusivamente con rovere proveniente dalle più pregiate foreste di quercia francesi, rinomate per la grana fine del loro legno. Sono botti con tostatura leggera, che aggiunge struttura alle acquaviti senza eccessive note speziate. Il colore dei Bas-Armagnac del Domaine Tariquet proviene esclusivamente da questo invecchiamento: è quindi un colore naturale, senza aggiunta di caramello o dolcificazione.

L’Ugni Blanc (invecchiato dieci anni) si esprime con la finezza, la freschezza, la vivacità e l’eleganza proprie di questo vitigno. Il colore è dorato, e quasi brillante. Al naso si percepiscono note di burro e ananas tostato; al palato caffè, pane tostato e pepe di Cayenna. Il Plant de Graisse (invecchiato almeno diciotto anni) è invece frutto dell’omonimo rarissimo vitigno, ripiantato al Domaine Tariquet nel 2001. È un Bas-Armagnac che rivela una stupefacente ‘diversità’ aromatica, sostenuta dalla grassezza tipica del Plant de Graisse. Il colore è ramato; al naso si avvertono note di buccia d’arancia e spezie, che cedono il passo a cacao amaro e liquirizia al palato, in un quadro complessivo si estrema persistenza. Il Baco (venti anni in barrique) si distingue per struttura e complessità. Il colore è dorato con riflessi arancioni; al naso ricorda il pepe e lo zenzero, mentre al palato è caratterizzato da nuance di arancia amara e spezie e da una marcata nota finale di frutta candita. Il Pure Folle Blanche, che matura in botte per almeno venticinque anni, è un Bas-Armagnac equilibrato, complesso ed elegante, dai bei riflessi arancioni, e con profumi e gusti che vanno dal caramello ad aromi di pasticceria, passando per frutta a guscio, frutta secca e spezie.

A rendere ancora più speciale questa degustazione d’eccezione (guidata da Florence Boucheron per il Domaine Tariquet e da Alessandro Sarzi Amadé) è stata l’esibizione musicale di Alessandro Cerino, artista poliedrico e compositore di musica classica e jazz, che ha voluto dedicare quattro performance musicali – con arrangiamenti originali – pensate per l’occasione, omaggiando alcuni tra i più grandi musicisti i tempi: dalla musica barocca di Vivaldi alla poesia di Jaques Prevert, fino al jazz d’Oltreoceano di Duke Ellington.

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