– di Gianluca Montinaro

Dopo cinque anni di pausa torna, a Milano, il 18 e il 19 febbraio, il Velier Live e lo fa davvero in grande stile. Gli appassionati di distillati nobili sono in continuo aumento, così come lo è l’universo della mixology: Velier che è, sia storicamente sia come volume, l’azienda più importante di importazione e distribuzione in questo settore punta ora a un cambio di passo, scommettendo su una divulgazione sempre più accurata e sincera, che ruoti attorno alle stelle polari della qualità e dell’autenticità. L’appuntamento per il Velier Live è negli spazi del Superstudio Maxi, in via Moncucco 35: novemila metri quadrati che si trasformeranno in una vera e propria città, animata da strade e ‘case’, luoghi di grande impatto che ospiteranno oltre cinquanta experience. Non solo e non più le classiche degustazioni di prodotti ma vere e proprie esperienze emozionali, immersive, a numero chiuso e accessibili solo accreditandosi in loco. A dare ancora più spessore i tanti distillatori, brand owner e ambassador internazionali che arriveranno nel capoluogo lombardo. Dietro ogni grande prodotto c’è un contesto culturale stratificato e affascinante, e Velier ritiene che sia arrivato il momento di farlo diventare protagonista assoluto, seguendo il pensiero del suo presidente, Luca Gargano: «L’obiettivo è mettere in risonanza la storia e il contesto di un distillato con il vissuto e i valori di un singolo individuo per generare un incontro emozionante, un legame duraturo. Questo è il vero marketing, che non deve più essere un’inattendibile fascinazione pubblicitaria, capace solo di disorientare e appiattire il racconto, ma un discorso vero e appassionato sulle migliori creazioni umane».

Tanti, tantissimi i brand rappresentati in Italia da Velier che, a Milano, saranno strutturati in street. Nella Rum Street si materializzerà la facciata del mitico Hotel Florita di Jacmel, varcata la porta del quale ci sarà un cinema vintage per guardare un cortometraggio girato ad Haiti; Hampden sarà protagonista di un percorso sensoriale, dalle essenze di profumeria all’estrema versatilità in gastronomia; un tipico bar giamaicano racconterà i riti quotidiani dell’isola, a partire dal rum Wray & Nephew; i visitatori si addentreranno poi in un vero giardino tropicale per ascoltare in cuffia le musiche tradizionali delle isole caraibiche, associandole ai rum in degustazione. Un percorso esclusivo porterà alla scoperta della nuova Colecciòn Visionaria del rum dominicano Brugal, mentre con l’experience Shake & Sip di Flor de Caña anche chi non è un bartender professionista potrà imparare i segreti della miscelazione caraibica.

La Whisky Street, con tanto di vero pub scozzese, festeggierà invece il mito di The Macallan, che nel 2024 compie duecento anni di vita, attraverso un’esposizione museale che percorre la storia dello Scotch, con degustazioni di alcuni vintage leggendari; ci sarà poi il Whisky Club Italia, la più grande community nostrana di appassionati di Whisky, che organizza una rassegna nella rassegna con dieci mini percorsi dedicati alle distillerie e agli imbottigliatori indipendenti. L’interessante scena dell’American Whiskey sarà presente con la riproduzione del Fort Nelson Bar, situato nello storico palazzo di Louisville che ospita la distilleria Michter’s.

La Mexican Street racconterà invece l’incredibile patrimonio culturale dei distillati di agave, attraverso l’operato dei due locali italiani più attivi e dinamici su questo tema: l’Agua Sancta di Milano e La punta di Roma; ci sarà anche il ritorno di Palenque, il progetto che valorizza i micro produttori di Oaxaca, con la terza serie presentata in anteprima al Velier Live. Nella Japan Street sarà un vero ramen bar nipponico a far da cornice al racconto delle eccellenze dell’isola: dai sake allo shochu, alle micro distillerie di Whisky, tra cui la mitica Chichibu di Ichiro Akuto. E il Japan Bar di Amaro Yuntaku getterà un inatteso ponte tra l’isola del Sol Levante e l’Italia.

La liquoristica italiana sarà invece di casa a Piazza Italia. Qui troveranno spazio la sua storia secolare e la sua biodiversità: le arance rosse Igp di Sicilia di Amaro Amara; le erbe montane spontanee di Bordiga protagoniste di uno spiazzante blind tasting; l’enorme lavoro di ricerca sui frutti rari di Capovilla; le mandorle pugliesi di Amaretto Adriatico, con una Cinquecento originale che rievoca i viaggi sulla costa adriatica… La grande notizia è il ritorno a casa di Simone Caporale, creatore dell’amaro Santoni, che riprodurrà niente di meno che il suo Sips, locale barcellonese premiato come miglior bar al mondo dalla World’s 50 Best 2023. Infine, grande attesa per la nuova release di Portofino Dry Gin.

Nelle altre aree ci sarà il Velier Main Bar che diventerà il palcoscenico per i barman più rappresentativi di ogni categoria. Sempre al Bar centrale, ampio spazio alla Cocktail Revolution di ecoSPIRITS, sistema tecnologico che è stato appena premiato ai Barawards 2023 di «Bargiornale» come Innovazione dell’anno. E ancora la casa dove si potrà assaggiare lo Champagne Billecart-Salmon; e quindi una monumentale installazione del colosso dei sodati Fever Tree; e poi lo spazio France Gourmande con Cognac, Armagnac e Calvados abbinati ai grandi classici della gastronomia francese by Longino & Cardenal; il percorso andaluso per imparare i segreti di un grande vino come lo Sherry; la trattoria dedicata alla mitica pasta artigianale Fabbri; una pasticceria che ospiterà i laboratori dei migliori maestri. E infine pure un ampio spazio che accoglierà oltre settanta produttori delle Triple A, il movimento dei vignaioli agricoltori, artigiani e artisti.

  • Velier Live
  • Superstudio Maxi
  • Via Moncucco 35 – Milano
  • Domenica 18 febbraio: ore 14.00-22.00
  • Lunedì 19 febbraio: ore 10.00-20.00
  • www.velier.it
  • info@velier.it