– di Gianluca Montinaro

I montalcinesi dovrebbero fare un monumento a Gigliola Giannetti e alle sue figlie: Viola e Sofia. Non solo perché contribuiscono a tenere alto il nome della Docg con il loro straordinario Brunello (e nelle righe successive racconteremo l’ultima annata: la 2019) ma perché con la loro Vineria Le Potazzine, nel pieno centro del borgo storico, forniscono un servizio a tutti. Ai visitatori che qui giungono da ogni parte del mondo, certo. Ma soprattutto ai colleghi produttori che qui trovano una curata e magnifica vetrina per i loro vini, tutti ben schierati sulle scaffalature e proposti, anche al bicchiere, in una carta ricca e a prezzi assai competitivi (nella quale – come è ovvio che sia – bella mostra fanno i ‘vini della casa’: il Rosso di Montalcino, il Brunello e il rarissimo – sinora prodotto solo in quattro annate – Brunello Riserva firmati Le Potazzine).

In tavola sfilano i profumi e i gusti della Toscana, in piatti garbati che sposano al meglio queste blasonate etichette. Niente di astruso o di complicato: ‘solo’ veraci ricette di tradizione, semplicemente alleggerite senza essere snaturate. Le materie prime sono di valore e l’attenzione alle cotture, agli abbinamenti, al parco utilizzo di grassi e condimenti è lodevole. Sfiziosi i crostini e la selezione di salumi e formaggi (prosciutto; salame; cacciatorino; capocollo; Finocchiona; pecorini di varie stagionature) fra gli antipasti. Da non mancare, fra i primi, un assaggio di pici e di pappardelle (proposte con un ragù di Chianina da primo premio). Si fanno notare, fra i secondi, il coniglio ripieno con verdure e la tagliata di manzo. Dolci semplici, di fattura casalinga. Il tutto per un conto che difficilmente supera i 40 euro.

Ma come è il Brunello 2019 di Le Potazzine? Lo si era assaggiato lo scorso anno, ancora dalla botte e già appariva in tutta la sua elegante potenza (l’annata 2019 è stata infatti dichiarata eccezionale). Quel che di ‘misterioso’ che dodici mesi fa lo contraddistingueva si è ora sciolto in una espressività, sia di naso sia di bocca, al contempo complessa e immediata. I profumi sono guidati da una sensazione di verticalità che si risolve, di volta in volta, in nuance floreali (viola; iris…), fruttate (i piccoli frutti sono evidenti), balsamiche (eucalipto; macchia ed erbe aromatiche) e lievi accenni speziati. Il sorso è pieno e sontuoso, perfettamente in equilibrio fra durezze e morbidezze. La natura del Sangiovese Grosso appare giustamente nel tannino, sì integrato, sì levigato, ma comunque espressivo di questo vitigno e di questa terra. La mineralità si sposa, in un gioco di contrappunti, con i polialcoli all’insegna di una lunghezza e una ‘golosità’ che appaiono, in fin di bocca, quasi rarefatte, chiamando subito al bicchiere successivo. Eccelso!

  • Le Potazzine
  • Località Le Prata, 262
  • Montalcino (Si)
  • Tel. 0577.846168
  • www.lepotazzine.com
  • tenuta@lepotazzine.it
  • Vineria Le Potazzine
  • Piazza Giuseppe Garibaldi, 9
  • Montalcino (Si)
  • Tel. 0577.846054
  • vineria@lepotazzine.com
  • Chiuso: giovedì; a cena; mai in estate
  • Ferie: variabili in inverno
La selezione di salumi e formaggi della Vineria Le Potazzine
Pici al ragù di Chianina
Uno dei ‘vini della casa’: Brunello di Montalcino 2017, proposto anche al bicchiere